Il contributo della Comunità Passaggi al progetto nazionale di ricerca DiAPAson: uno Studio Multicentrico Italiano per l'analisi dell'uso del tempo quotidiano, attività fisica, qualità delle cure e relazioni interpersonali nelle Strutture Residenziali Psichiatriche.
Coordinamento generale: Dott. Giovanni de Girolamo, Dott. Fabrizio Starace e Dott. Matteo Rocchetti.
Curatori Comunità Passaggi: Dott.ssa Annalisa Maurizi, Dott. Filippo M. Jacoponi, Dott.ssa Livia Tranquilli, Dott. Stefano Cobianchi. Direzione Comunità Passaggi: Dott. Antonello Angelini, Direzione sanitaria Comunità Passaggi Dott. Alessandro Bellotta
La Comunità Passaggi, in linea con la propria cultura interna relativa alla valutazione e al monitoraggio dei percorsi terapeutici, ha scelto di contribuire nello scenario abruzzese alla realizzazione del programma di ricerca Diapason e all'indagine in esso proposta su alcune variabili tipiche della terapia di Comunità. Gli incaricati alla valutazione interna, Dott. Jacoponi e Dott.ssa Maurizi, hanno curato i principali step costruttivi della ricerca per conto della Comunità Passaggi e ne hanno seguito e coordinato la sua attuazione.
Le variabili selezionate e valutate, in un campione di pazienti con Disturbi dello Spettro Schizofrenico (DSS), sia ospiti di strutture residenziali che ambulatoriali, sono state: l'uso del tempo quotidiano (comparato ai dati normativi ISTAT ottenuti su un campione di popolazione generale); la qualità delle relazioni tra staff e pazienti e con esse la qualità dell'assistenza fornita in ciascuna Struttura Residenziale insieme al livello di soddisfazione del trattamento percepito; il pattern di attività quotidiane (attraverso la metodologia Experience Sampling Method - ESM) con l'uso di smartphone e il livello di attività fisica con l'uso di un actigrafo (strumento simile ad un orologio da indossare al polso).Dal mese di settembre 2020 ad aprile 2021 sono stati arruolati otto pazienti con disturbo dello spettro della schizofrenia, rispondenti ai criteri d'inclusione proposti, dai 23 ai 45 anni, con prevalenza uomini 7 su 8 (87,5%).
Allo studio hanno collaborato: la responsabile clinica di Comunità, Dott.ssa Elisa Chiti, la quale ha contribuito alla raccolta mediante la scala QuircSA sulla qualità della struttura; tre psicologhe operatrici (Dott.ssa Maria Di Mastropaolo, Dott.ssa Michela Volpe, Dott.ssa Francesca Tuba), impegnate nei diversi programmi (residenziale 24h e semi-residenziale 8h) in significativa relazione interpersonale con gli utenti reclutati, e l'intero staff della Passaggi. Quest'ultimo ha condiviso l'evoluzione del progetto mediante aggiornamento nelle riunioni d'equipe, attraverso la collaborazione diretta nella gestione dei dati raccolti, nel coinvolgimento dell'utenza, nell'organizzazione degli appuntamenti di compilazione degli strumenti e nel confronto su dubbi ed eventuali possibilità derivanti dalla raccolta dati in corso. Da ricordare, inoltre, il prezioso apporto dei tirocinanti psicologi (Livia Tranquilli e Stefano Cobianchi) mediante l'uso della piattaforma dati, la selezione dei resoconti conclusivi della ricerca e l'aiuto costante a chiarire eventuali incertezze e scelte.
La partecipazione allo studio Diapason è stata un'opportunità per contribuire all'analisi dell'apporto alle cure in salute mentale offerto dalle Comunità Residenziali. E' stato possibile osservare il ruolo dell'operatore presente nella relazione "con e "per "qualcuno con le sue necessità di supporto e riflessione, la qualità delle cure proposte in termini di risorse e di limiti, l'importanza del punto di vista degli utenti sul proprio percorso e la propria salute, riaffermare il ruolo centrale nell'uso del tempo quotidiano della pratica riabilitativa sociale (formativa-lavorativa-sportiva) e dello scambio con la rete territoriale.
Nella Comunità Passaggi, come rilevato dallo studio, sembrerebbe che il 'tempo dello stare in comunità', la cura gli spazi, il clima relazionale, le competenze sociali, la pluridisciplinarità dell'equipe e i servizi terapeutico-riabilitativi offerti, garantiscano le basi per quel processo di attraversamento alla vita comunitaria allargata, secondo le pratiche orientate alla Recovery, da consolidare con investimenti nuovi per aumentarne la sostenibilità e per una adeguata risposta degli interventi di salute mentale alla persona. Il lavoro svolto nel programma semi residenziale, Unità Di Fase Avanzata, confermerebbe quest'orientamento e sarebbe in linea con la rilevazione ottenuta che le strutture a bassa intensità supportino tali aperture con maggiore significatività.
Grazie allo studio Diapason lo scopo di porre attenzione a questo è divenuto più ampio ed è nostra convinzione che questa sia la strada per migliorare la qualità dei servizi di salute mentale e promuovere il benessere e la qualità della vita dei loro utenti.
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PROGETTO DIAPASON: www.diapason-study.eu
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